Stiamo parlando di uno degli studi televisivi più innovativi al mondo. Qualcosa di unico, che all’epoca non esisteva, ha stabilito un benchmark mondiale e a cui si sono ispirati alcuni broadcaster internazionali. 21 set televisivi virtuali e intercambiali, con risoluzione superiore agli 8K, in un momento storico e tecnologico di assoluto pionierismo.
Era il 2012 quando il management di SKY ci ha convocato per lanciarci una sfida. Realizzare lo studio televisivo più innovativo al mondo. Un modo, questo, per affermare la sua posizione dominante come brand di intrattenimento e spostare i confini tecnologici e di racconto attorno al romanzo calcistico. Stiamo parlando dei programmi televisivi dedicati alla UEFA Champions’ League.
L’obiettivo di SKY era fare a meno delle scenografie fisiche e comunicare allo spettatore la sensazione che l’intero studio potesse cambiare veste più volte durante il programma, sulla base dei contenuti e delle informazioni proposte. Per rispondere a questo sfida, come abbiamo fatto con successo, non avevamo che la nostra competenza tecnologica e la nostra indubbia creatività: nessuna indagine di mercato, infatti, poteva portarci alla soluzione. Si trattava di un progetto unico. Eravamo stati scelti dal cliente per la nostra esperienza nell’ambito del videomapping, ambito in cui il mercato ci riconosceva come pionieri assoluti già nel 2008, periodo in cui il termine non esisteva nemmeno.
Siamo partiti da qui, dal nostro solido background nel video mapping e delle tecnologie interattive e, grazie esclusivamente alle forze del nostro team interno, abbiamo realizzato il nuovo studio televisivo di SKY Sport.
Dopo un primo studio di fattibilità, realizzato con la collaborazione di un partner tecnico, abbiamo realizzato uno studio tv la cui scenografia è interamente basata su proiezioni interattive comandate da un software che si trova all’interno della cabina di regia e da sensori inseriti all’interno del desk. 21 background set proiettati e intercambiabili, la cui idea ci è venuta pensando al teatro e ai movimenti con cui le quinte vengono fatte entrare e uscire di scena. Grazie a un software che abbiamo progettato per l’occasione, la regia è in grado di effettuare lo switch in tempo reale, accompagnando la narrazione televisiva con le immagini di sfondo più opportune o le infografiche che servono a contestualizzare la notizia.